
Manfredonia-Ugento, Cinque alla vigilia: “Abbiamo l’obbligo di vincere”
Il tecnico biancoceleste analizza la sconfitta di Matera e guarda con fiducia alla sfida salvezza di domani
Alla vigilia dell’ importante sfida contro l’Ugento, in programma domani alle 15:00 allo Stadio Miramare, il mister del Manfredonia, Franco Cinque, ha analizzato il momento della squadra e le aspettative per questo importante scontro diretto. Dopo la deludente sconfitta contro il Matera, il tecnico si concentra sugli aspetti positivi e sul lavoro svolto durante la settimana per affrontare al meglio la gara.
“A Matera abbiamo fatto cose buone, ma i blackout ci penalizzano”
Il mister ha esordito parlando dell’ultima trasferta: “Non direi che la partita di Matera sia da dimenticare del tutto. Nel primo tempo ce la siamo giocata alla pari, con buone occasioni e un equilibrio che ci ha permesso di stare in partita. Tuttavia, come spesso accade, abbiamo avuto quei minuti di blackout che ci sono costati caro. Dopo il nostro gol siamo rimasti in dieci, e questo ha evidenziato una fragilità su cui stiamo lavorando e continueremo a lavorare.”
Cinque ha poi sottolineato che il problema non è tanto tattico quanto psicologico: “Dal punto di vista tattico la squadra è ben messa in campo e non subisce molto, ma quando abbiamo quei momenti di difficoltà diventiamo vulnerabili.”
Nuovi innesti e identità tattica: “Ora si può costruire”
Con l’arrivo dei nuovi giocatori, il Manfredonia cerca di trovare stabilità e identità: “Con l’innesto dei nuovi arrivi, la squadra sta trovando una sua identità. In due mesi sono andati via dodici giocatori e ne sono arrivati altri con caratteristiche diverse. Questo ha cambiato gli equilibri nello spogliatoio, e ora dobbiamo lavorare sull’amalgama, sia psicologica che tecnico-tattica. Finalmente abbiamo una rosa su cui possiamo costruire.”
Il mister ha anche parlato del lavoro mentale svolto in settimana: “Lunedì ci siamo ritrovati subito, non come punizione ma per confrontarci e capire il perché di questa fragilità psicologica. Dobbiamo essere uniti e condividere l’obiettivo della salvezza, che dobbiamo raggiungere a tutti i costi.”
“In casa siamo più sicuri, ma dobbiamo maturare anche in trasferta”
Riguardo alle prestazioni altalenanti tra casa e trasferta, Cinque ha ammesso: “Al Miramare ci sentiamo più sicuri, anche grazie alla spinta del nostro pubblico. In trasferta, invece, emergono le nostre fragilità. Stiamo lavorando per essere più maturi e saper gestire meglio le partite lontano da casa.”
Sul fronte degli infortuni e delle assenze, il tecnico ha spiegato: “A Matera ci mancavano giocatori importanti come Porzio e Calemme, oltre a Diambo. Ma non cerchiamo alibi, perché la sconfitta è stata causata principalmente da fragilità psicologiche e non dalle assenze.”
L’Ugento e il ricordo dell’andata: “Dobbiamo vincere a tutti i costi”
Cinque ha speso parole di rispetto per l’Ugento: “Devo fare i complimenti all’Ugento. All’inizio erano dati tra le squadre che dovevano lottare per non retrocedere, ma stanno facendo un ottimo campionato e meritano di essere in corsa per la salvezza diretta.”
Il mister ha poi ricordato l’amara partita d’andata: “All’andata meritavamo di vincere, ma abbiamo preso un contropiede al 92′ e ci sono stati anche errori arbitrali. Quella partita mi è costata l’esonero. Ora dobbiamo vincere a tutti i costi, perché questa è una sfida fondamentale per la nostra salvezza.”
“Equilibrio in campo, ma l’obbligo è vincere”
Sulle strategie per la partita di domani, Cinque è stato chiaro: “La parola d’ordine è equilibrio. Bisogna sapere quando difendere e quando attaccare, capire i momenti della partita e l’avversario. Però abbiamo l’obbligo di vincere, e dobbiamo intraprendere un percorso che ci renda una squadra solida ed equilibrata, capace di fare punti sia in casa che fuori.”
Il ruolo dei senatori e degli under: “Tutti devono prendersi le loro responsabilità”
Cinque ha parlato anche dell’importanza dei leader dello spogliatoio: “Condivido tutto con i miei calciatori, soprattutto con i più esperti. Devono prendersi la squadra sulle spalle e aiutarci a raggiungere la salvezza.”
Non sono mancati riferimenti ai giovani: “Abbiamo ricostruito la squadra in questi mesi, e ora abbiamo più scelta anche tra gli under. Iurilli e Metaj, entrambi classe 2006, ci danno soluzioni importanti, così come i 2005. La loro freschezza e imprevedibilità possono fare la differenza.”
Conclusione: “Siamo pronti a lottare”
Concludendo, il mister ha ribadito la determinazione della squadra: “Ci alleniamo con intensità e voglia. Sappiamo che il Girone H è difficile, ma dobbiamo maturare e trovare quell’identità che ci permetta di raggiungere il nostro obiettivo. Domani sarà una battaglia, e siamo pronti a lottare.”