
MARTINA – MANFREDONIA: MATCH PREVIEW
Domani, allo stadio “D. Tursi” di Martina Franca, si giocherà la 34^ ed ultima giornata di campionato tra Martina e Manfredonia. All’andata, al “Miramare”, vivemmo una serata di grande calcio, con un’atmosfera degna di categorie superiori. In un clima infuocato, riuscimmo a fermare la corsa del Martina, reduce da dodici vittorie consecutive tra campionato e coppa. Passammo in vantaggio con Giacobbe, bravo a finalizzare un perfetto assist di De Luca, ma il pareggio ospite arrivò subito con Russo, lesto a ribadire in rete dopo la prima respinta di Antonino. Nonostante l’inferiorità numerica dal 60’, tenemmo il campo con orgoglio e lucidità.

IL PERCORSO DEL MARTINA
Il Martina occupa la 3ª posizione in classifica con 59 punti, frutto di 16 vittorie, 11 pareggi e 6 sconfitte, con 46 gol fatti e 27 subiti. Tra le mura amiche, i martinesi hanno raccolto 30 punti, con 9 vittorie, 3 pareggi e 4 sconfitte (24 reti segnate e 11 subite)

Negli ultimi 5 incontri hanno ottenuto 5 punti grazie a 1 vittoria, 2 pareggi e 2 sconfitte, con 4 gol realizzati e 4 subiti. Considerando le ultime 5 gare casalinghe, il Martina ha conquistato 10 punti con 3 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta, segnando 6 gol e subendone 2.

Si è concluso senza reti il derby tra Fidelis Andria e Martina, disputato allo stadio “Degli Ulivi”. Un pareggio che, di fatto, ha congelato le rispettive posizioni in classifica, con il Martina certo del terzo posto e pronto a disputare in casa la semifinale playoff.
Una gara, quella andriese, che ha lasciato un pizzico di rammarico da entrambe le parti, pensando che poco più di un mese fa entrambe le formazioni erano ancora in piena lotta per il vertice. Le motivazioni in campo sono apparse diverse: la Fidelis, distratta da problematiche extra sportive, ha cercato comunque di onorare l’impegno, mentre il Martina ha gestito con intelligenza, centrando l’obiettivo con una giornata d’anticipo.
Mister Scaringella per la Fidelis ha proposto un 4-3-3 con Sylla e Fantacci a supporto di Tedesco in attacco, mentre il Martina di Pizzulli ha risposto con il tridente composto da Russo, La Monica e Ievolella, affidandosi a centrocampo all’ex Zenelaj e a Piarulli, andriese di nascita.
Dopo un primo quarto d’ora di studio, è stato il Martina ad alzare i ritmi: prima con un tentativo di Ievolella, poi con un colpo di testa di Zenelaj su calcio d’angolo, infine con Sante Russo che, servito da Mancini, non è riuscito a inquadrare la porta.
Con il passare dei minuti, è però salita la Fidelis che ha provato a rendersi pericolosa prima con una conclusione alta di Fantacci e poi con un colpo di testa centrale di Cipolletta su punizione di Derosa.
Alla fine del primo tempo, tegola per il Martina: infortunio per Russo, sostituito da Resouf.
Nella ripresa, l’Andria ha iniziato meglio: ancora Fantacci protagonista con un tiro dal limite uscito di poco. I ritmi si sono poi abbassati visibilmente, con il Martina che ha sfiorato il vantaggio con La Monica di testa e Resouf su un tiro-cross insidioso.
Nuovi problemi per Pizzulli: anche La Monica ha dovuto abbandonare il campo per infortunio, lasciando l’attacco senza un vero riferimento.
Nel finale, la Fidelis ha provato ad approfittarne aumentando la pressione: Babaj, appena entrato, ha sfiorato il gol dopo un’azione personale, mentre all’ultimo minuto del recupero Fantacci si è visto negare la rete da un’uscita perfetta del portiere Martinkus.
Il pareggio ha così sancito la quarta posizione finale per la Fidelis Andria e la terza per il Martina, che adesso potrà preparare con serenità la post-season, partendo dalla semifinale playoff da giocare tra le mura amiche.

Il Martina può vantare numeri difensivi di assoluto rilievo: con appena 27 gol subiti in 33 giornate, è la seconda miglior difesa del campionato, alle spalle soltanto della Nocerina (25).
Anche tra le mura amiche la solidità si conferma: con 11 reti incassate, i ragazzi di Mister Pizzulli hanno la quarta miglior difesa casalinga, dietro a Fidelis Andria, Nocerina e Casarano.
La formazione itriana arriva all’ultima giornata con una striscia di due risultati utili consecutivi, frutto del pareggio a reti bianche ad Andria e del netto successo per 4-0 sulla Virtus Francavilla, ottenuto nel turno pre-pasquale.
Il capocannoniere della squadra è Giuseppe La Monica a quota 9 ed il vice Mattia Mastrovito con 6 reti.
L’ultima formazione schierata contro la Fidelis Andria: Martinkus; Mancini, Dieng, De Angelis, Lupo; Piarulli, Zenelaj; Ievolella, Cafagna, Russo; La Monica.
IL PERCORSO DEL MANFREDONIA
Il Manfredonia si trova al 15º posto in classifica con 35 punti, frutto di 8 vittorie, 11 pareggi e 14 sconfitte, con 32 gol fatti e 49 subiti. In trasferta, i biancocelesti hanno raccolto 12 punti, 2 vittorie, 6 pareggi e 8 sconfitte, con 11 reti segnate e 27 subite.

Nelle ultime 5 gare sono arrivati 8 punti grazie a 2 vittorie, 2 pareggi e 1 sconfitta (10 gol fatti e 7 subiti). Lontano dal Miramare, invece, i sipontini hanno collezionato 6 punti negli ultimi 5 incontri grazie ad 1 Vittoria, 3 pareggi e 1 sconfitta, con 6 reti realizzate e 6 incassate.

Un pomeriggio carico di emozioni, quello vissuto al “Miramare”. Finisce 2-2 tra Manfredonia e Brindisi, al termine di una sfida vibrante, iniziata in salita e chiusa con una rimonta dal sapore dolce solo a metà.
Partita subito in salita per i biancocelesti, colpiti a freddo dopo appena dieci minuti: un’uscita imprecisa di Scarpato spalanca la porta a Jansen, che ne approfitta e sblocca il risultato per gli ospiti. Il Brindisi, spinto dalla disperazione di chi non può più sbagliare, trova anche il raddoppio al 27’ con Hernaiz, l’ex che sfrutta un’ingenuità difensiva e firma lo 0-2.
Sembra il preludio a una disfatta, ma al tramonto del primo tempo la gara prende un’altra piega: Rajkovic si rende protagonista di un gesto evitabile e lascia il Brindisi in dieci. Un episodio che cambia l’inerzia del match.
Il secondo tempo si apre con un Manfredonia trasformato: grinta, ritmo e cuore. Al 60’ Carbonaro riaccende le speranze insaccando l’1-2. Il “Miramare” torna a crederci e spinge i ragazzi di Mister Cinque verso il pari. La pressione si fa costante, il Brindisi arretra, e al 91’ arriva la liberazione: Caputo è freddo e preciso nel siglare il 2-2.
Una rimonta importante, ma che lascia ancora tutto in bilico. Con questo punto, il Manfredonia sale a quota 35, mantenendosi in piena lotta per un posto playout da giocare in casa.
Il Brindisi, invece, vede svanire ogni speranza: la retrocessione in Eccellenza è aritmetica. Fatale una stagione segnata anche da una pesante penalizzazione in classifica, che ha reso impossibile qualsiasi rincorsa.
Per i sipontini, ora, un solo obiettivo: vincere a Martina e sperare in un passo falso dell’Ugento, per garantirsi lo spareggio salvezza tra le mura amiche del “Miramare”

Il Manfredonia arriva all’ultima giornata forte di una striscia positiva di tre risultati utili consecutivi, grazie ai pareggi contro Palmese e Brindisi e alla vittoria ottenuta contro la Real Acerrana.
Nelle ultime dieci gare, i ragazzi di Mister Cinque hanno mostrato grande continuità: solo due le sconfitte subite, entrambe di misura. Il 3-2 a Casarano contro la capolista e il doloroso 0-1 interno contro il Francavilla.
Un percorso che testimonia la crescita della squadra, capace non solo di sistemare la fase difensiva, concedendo molto meno, ma anche di rispondere colpo su colpo agli avversari, mostrando carattere e solidità.
I migliori marcatori della squadra sono il capitano Mirko Giacobbe e Paolo Carbonaro entrambi a quota 5 reti.
L’ultima formazione schierata da Mister Cinque: Scarpato, Forte, Sepe, Coppola, Giampà De Luca, Carbonaro, Giacobbe, Puzirevskis, Calemme, Metaj.
UNO SGUARDO AL MATCH
Siamo arrivati all’ultima tappa di questo lungo campionato.
Domani, sul terreno del Martina, ci giochiamo una fetta importante del nostro futuro.
Siamo consapevoli che la situazione è complicata: il pareggio con il Brindisi ci ha tenuti in corsa, ma non ci ha permesso adesso di avere il nostro destino tra le mani. Ora siamo quasi matematicamente destinati ai playout, ma non tutto è ancora deciso.
Abbiamo un solo obiettivo davanti a noi: vincere. E poi sperare.
Se riusciremo a conquistare i tre punti e contemporaneamente l’Ugento dovesse perdere o pareggiare sul campo della Virtus Francavilla, potremo superarli all’ultima curva. Questo ci garantirebbe non solo di disputare il playout in casa, al Miramare, ma anche di avere due risultati su tre a disposizione nell’arco dei 120 minuti: vittoria o pareggio per restare in Serie D.
Diversamente, se l’Ugento vincerà, il nostro risultato al Tursi sarà ininfluente e dovremo giocarci tutto in trasferta nel Salento, con l’obbligo di vincere.
Siamo consapevoli della difficoltà della sfida che ci aspetta. Il Martina ha già blindato il terzo posto e potrà affrontare la partita con serenità, ma conosciamo il valore e l’orgoglio di questa squadra e sappiamo che sarà battaglia.
Abbiamo lavorato duro e abbiamo stretto i denti.
Ora, più che mai, dobbiamo restare uniti. Dobbiamo crederci fino in fondo.